– SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO –
Nel racconto di Arianna Ganeo di seconda la straordinaria esperienza della gita a Perugia-Assisi e Roma.

“Ci possono davvero essere parole per questa gita?
In ogni momento, OGNI, non è mai mancata la voglia di ascoltare per conoscere, per sapere, per approfondire magari qualcosa di assente tra le nostre conoscenze, conoscenze di giovani.
Partendo da Perugia dalla fabbrica dei Baci Perugina, passando fra piazze, basiliche, chiese, tradizioni, cibi, costumi, dialetti e accenti fino ad arrivare all’ultima destinazione, un Paese estero, lo stato della Santissima Trinità: la Città del Vaticano, di cui abbiamo oltrepassato il confine a piedi.
Durante questa gita abbiamo imparato una miriade di informazioni riguardanti storia, geografia e, in primo piano, religione dato che abbiamo visitato la Basilica di San Lorenzo a Perugia, ad Assisi Santa Maria degli Angeli, Santa Chiara, San Francesco, San Damiano, l’Eremo delle Carceri (arrivati dopo un’insidiosa camminata di 10 km, tra andata e ritorno, tra tornanti e lamenti) e, infine, San Pietro nella Città del Vaticano dove abbiamo oltrepassato la Porta Santa in quest’anno giubilare straordinario!
Oltre a questi momenti di “formazione” e riflessione ci siamo divertiti un mondo perché ogni istante è stato un tassello importante per il sorriso di ognuno di noi.
Tra i numerosi momenti non saprei dire qual è stato il più bello ma, forse, quello che mi è rimasto più impresso è stata la visita alla Basilica di San Francesco d’Assisi: chissà, magari per la maestosità e l’imponenza del fabbricato o, conoscendomi, per i meravigliosi affreschi trovatosi dipinti sul soffitto tra una volta a crociera e l’altra. Mi ha lasciata così stupefatta che nemmeno un libro sostanzioso come l’Odissea potrebbe racchiudere l’incanto che questa Basilica mi ha impresso all’interno, all’interno del mio cuore, della mia mente.
Ci tengo davvero a ringraziare TUTTI per questa gita: le mie amiche, i miei amici, i professori che ci hanno accompagnati (il Prof. Pozza, Prof. Sette, Prof.ssa Anedda, Fr. Flavio) e anche quelli che non erano presenti per averci comunque sostenuti e pensati, l’autista Simone che è stato più che gentile e paziente e, infine, un “grazie infinito” ai nostri genitori che ci hanno permesso di partecipare a questa esperienza indicibile!”